CapaCityMetro-ITALIA

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IL CONTESTO

Nell’insieme dei comuni che compongono le Città Metropolitane (CM), come configurate dalla recente Legge Delrio (L.56/2014), si riscontrano le seguenti caratteristiche:

  • RICCHEZZA DI ATTORI IMPEGNATI PER L’INCLUSIONE dei migranti. Sono attivi molti soggetti, sia del pubblico che del privato sociale, che offrono servizi di welfare e non (specialistici e/o universalistici) alla popolazione immigrata e che ricoprono un ruolo cruciale nella promozione dell’inclusione sociale ed economica
  • FRAMMENTAZIONE TERRITORIALE NELLE RISPOSTE. I servizi e i percorsi che favoriscono l’inclusione degli immigrati sono spesso disomogenei, anche tra comuni limitrofi, e , in larga misura, sono il frutto della discrezionalità e della buona volontà di singoli operatori. In questa geografia a macchia di leopardo si rilevano molte buone pratiche (anche ‘micro’) sia nei capoluoghi metropolitani, che nei diversi piccoli e medi comuni che le compongono, ma si tratta spesso di iniziative non sufficientemente valorizzate o condivise
  • NECESSITÀ DI RAFFORZARE LA MUTUA CONOSCENZA E LE CONNESSIONI TRA ATTORI.

Questa fitta costellazione di attori manca spesso di consapevolezza del quadro d’insieme dei servizi (stabili e provvisori) disponibili sul territorio e fatica a trovare canali di interazione, scambio e programmazione condivisa. A livello metropolitano mancano strumenti agili che: i) facilitino la conoscenza di “chi fa cosa” (quadro d’insieme) per l’inclusione socio/spaziale dei migranti e ii) consentano lo sviluppo e manutenzione di reti articolate (sia orizzontali che centro/periferia) per una gestione integrata ed efficiente dei servizi

Nelle 5 Città Metropolitane dove il progetto verrà realizzato si notano le seguenti peculiarità:

La Città Metropolitana di Venezia (CMV) è divisa in 4 sub-aree territoriali poco interconnesse tra loro. In alcuni casi l’interazione è più forte con altri capoluoghi di provincia confinanti (Padova, Treviso ma anche Belluno), perciò si ritiene strategico estendere l’ambito territoriale di intervento del progetto anche a queste 3 città (rif: “CMV allargata”). La mappatura dei servizi dedicati o con alta percentuale di utenti immigrati già realizzata nella CMV ha rilevato la presenza di interessanti micro-buone pratiche nei servizi di inclusione e di reti corte che però non riescono ancora a fare sistema. Il governo dell’immigrazione può essere colto come occasione per la promozione di una strategia di intervento che rafforzi i processi di networking territoriale.

La Città Metropolitana di Torino (CMT) è caratterizzata da un elevato numero di Comuni (316) che rende particolarmente rilevante l’esigenza di fare rete tra i soggetti attivi sul fronte immigrazione, di integrare le informazioni territorialmente disperse sui servizi disponibili e di sostenere la diffusione di buone pratiche, particolarmente numerose in questo contesto, come emerso da precedenti indagini di IRES Piemonte, Regione Piemonte e CMT. Questo progetto potrebbe consentire di mettere a sistema molte delle informazioni raccolte e esperienze pregresse, oltre che contribuire a colmare le lacune emerse.

La Città Metropolitana di Milano (CMM) è contraddistinta da un comune capoluogo che ha un solido sistema collaborativo con e fra gli attori dell’associazionismo e del terzo settore, con una chiara regia pubblica e il resto della CMM che, invece, è ancora ad un “punto zero” nella mappatura e nel coordinamento delle azioni sul territorio. Dalla CMM emerge, dunque, una forte domanda di governance dell’immigrazione che sappia individuare e mettere in rete e a sistema le realtà esistenti, lavorando anche sul rapporto con il comune capoluogo.

La Città Metropolitana di Bari (CMB) è caratterizzata da una struttura urbana policentrica che si riflette sulla distribuzione degli immigrati, che per oltre il 70% dei casi risiede in centri diversi dal capoluogo (in particolare sia in centri dell’area interna murgiana che della costa). Il progetto risponde all’esigenza di dotare l’intera CMB di una mappatura dei servizi dedicati o con alta percentuale di utenti immigrati, per promuoverne l’integrazione e attivare relazioni fra sistemi di programmazione e gestione oggi non comunicanti.

La Città Metropolitana di Napoli (CMN), con i suoi 92 comuni, ospita circa 122.000 stranieri, il 50,8% dell’insieme degli stranieri residenti nella regione Campania. Negli anni ci sono stati tentativi di realizzare banche dati e iniziative di community building ma l’episodicità dei progetti ha limitato molto l’efficacia degli interventi. L’arcipelago di soggetti e iniziative non ha ancora trovato una visione capace di stimolare e orientare una governance interistituzionale delle questioni riferibili alle presenze dei migranti nella CMN.


OBIETTIVI

CapaCityMetro-ITALIA si pone come obiettivo generale quello di affrontare le criticità e moltiplicare le opportunità presenti nei territori metropolitani in un’ottica di pianificazione strategica, diffusione delle buone prassi e trasferimento tecnologico di strumenti operativi che facilitano la conoscenza dei servizi esistenti (PIATTAFORMA WEB-GIS) e lo scambio alla pari tra gli operatori degli stessi (PIATTAFORMA FORUM), già sperimentati con successo in precedenti progetti

Obiettivi specifici del progetto sono

  • OS1: Mettere a disposizione degli amministratori, funzionari e operatori pubblici e privati che lavorano nel settore immigrazione nelle 5 CM, una mappatura georeferenziata facilmente consultabiledell’offerta di servizi di inclusione nei loro territori utile a rispondere in modo coerente, coordinato ed integrato alle sfide poste dall’aumento della multiculturalità
  • OS2: Potenziare, sviluppare e favorire lo scambio permanente di capacità/competenze/esperienze tra amministratori, funzionari ed operatori che programmano, gestiscono e/o erogano servizi rivolti ai cittadini di Paesi Terzi nelle 5 CM, mediante piattaforme virtuali che consentano lo scambio tra pari (comunità di pratiche)
  • OS3: Rafforzare le capacità locali di promuovere percorsi di integrazione socio-spaziale ed economica dei migranti attraverso: i) la condivisione e valorizzazione delle buone pratiche rilevate nelle 5 CM e ii) la conoscenza e diffusione di buone prassi promosse in altri contesti italiani ed europei (Francia, Portogallo, Olanda e Germania)
  • OS4: Sperimentare sul campo modelli innovativi di promozione dell’inclusione dei cittadini di paesi terzi, in ambito abitativo, scolastico/formativo, economico e sociale (a seconda dei contesti e dei bisogni emergenti rilevati) attraverso azioni innovative sperimentali, che saranno poi condivise per valutarne la possibile replicabilità/trasferimento.

ATTIVITA’

Il progetto si articola in 3 WORKSTREAM (WS) principali e un 4°WS dedicato al coordinamento/comunicazione e diffusione, all’interno dei quali si sviluppano i diversi pacchetti di lavoro (WP) previsti

WS1: RICERCA-AZIONE E DOTAZIONE DI STRUMENTI

include> WP1:  Mappatura dei servizi ex novo in 4 città Metropolitane; WP2: Consolidamento Mappatura nella CM di Venezia e capoluoghi limitrofi; WP3: Approfondimento buone pratiche e micro-buone pratiche locali. 

Le attività del primo Workstream sono funzionali a realizzare una MAPPATURA GEOREFERENZIATA DEI SERVIZI pubblici, privati e del privato sociale che si occupano di immigrazione e integrazione in diversi settori, e delle BUONE PRATICHE presenti negli ambiti territoriali oggetto dell’Azione, per mettere a disposizione di operatori e amministratori un quadro completo ed aggiornato di “chi fa cosa” nei comuni che le compongono e quali buone prassi sull’integrazione possono essere prese ad esempio per riproporle in altri contesti con gli opportuni adattamenti.

La mappa georeferenziata dei servizi, già testata da IUAV/SSIIM per l’area della CMV, è uno strumento operativo di conoscenza facilmente fruibile che consente di avere ad immediata disposizione un quadro completo dei soggetti che operano nel territorio facilitando il networking e la costruzione di complementarietà.

WS2: INTER-AZIONI LOCALI

include> WP4: forum fisici e virtuali di confronto e dibattito; WP5: azioni innnovative sperimentali

Il secodo workstream riguarda interventi locali locali per promuovere l’interazione e sperimentare azioni innnovative. Si costruiranno occasioni di incontro e riflessione collettiva sia FISICHE (attivazione) che VIRTUALI (scambio permanente) per condividere questioni, problematiche, idee, esperienze e buone pratiche che riguardano il lavoro quotidiano con i cittadini stranieri. Gli workshop partecipativi rappresenteranno le arene privilegiate per l’attivazione di “comunità di pratiche” che avranno la possibilità di continuare a dialogare e interagire permanentemente su PIATTAFORMA WEB-FORUM. Si prevedono inoltre alcune azioni innovative locali per sperimentare sul campo modelli innovativi di promozione dell’inclusione dei cittadini di paesi terzi (buone pratiche).

WS3 INTER-CONNESSIONI METROPOLITANE

include > WP6: Scuola Itinerante Buone Pratiche

Il terzo WS è finalizzato a valorizzare il partenariato nazionale e il contributo dei 12 soggetti aderenti, promuovendo il confronto dei diversi modelli di governo dell’immigrazione e lo scambio di buone pratiche tra le città metropolitane coinvolte nel progetto. Sarà istituita e sperimentata una ‘SCUOLA ITINERANTE DI BUONE PRATICHE, costruita in sinergia con i principali centri d’eccellenza che in Italia lavorano sull’inclusione degli immigrati e indirizzata in primis ad operatori dei servizi pubblici e del privato sociale, ma anche a ricercatori e studiosi del settore. La scuola sarà strutturata in corsi intensitivi di 3/4 giornate incentrati su tematiche rilevanti (abitare/casa; scuola/intercultura; inserimento lavorativo; inclusione socio/spaziale) da adattare alle specificità/domande di ogni contesto nella quale verrà realizzata. La Scuola si avvarrà dei miglior esperti italiani negli ambiti individuati e del contributo di esperti inviati dai 4 soggetti aderenti esteri. Si prevede di realizzare almeno 5 edizioni della scuola (nelle 5 CM oggetto dell’azione) ma non si esclude l’ipotesi di replicarla in altre realtà già durante il progetto proponendola ad altri Enti/Città.

WS4: GESTIONE E COMUNICAZIONE

include > WP0:  Management; WP7: Comunicazione e dissemination

Il WS garantirà da  un lato un’efficente gestione e rendicontazione del progetto, dall’altro un efficace COMUNICAZIONE INTERNA per la corretta esecuzione delle attività  e monitoraggio dell’avanzamento dell’azione, ed ESTERNA per promuovere ampia partecipazione dei beneficiari diretti alle attività di progetto e diffonderne in itinere i principali prodotti e risultati


PARTNER

  • Cattedra Unesco SSIIM, Università IUAV di Venezia – capofila
  • Comune di Venezia, Servizio immigrazione e promozione dei diritti di cittadinanza e dell’asilo
  • I.R.E.S. Piemonte, Istituto di Ricerche Economiche e Sociali per il Piemonte
  • Politecnico di Milano, DASTU (Dipartimento di Architettura e Studi Urbani)
  • Città Metropolitana di Milano
  • Politecnico di Bari, DICATECh (Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale, del Territorio, Edile e di Chimica)
  • Comune di Bari
  • Università degli Studi di Napoli Federico II, DiARC (Dipartimento di Architettura)

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SOGGETTI ADERENTI ITALIANI

  • Regione del Veneto
  • Regione Piemonte
  • Regione Puglia
  • Città Metropolitana di Venezia
  • Città Metropolitana di Torino
  • Comune di Padova
  • Comune di Belluno
  • Comune di Napoli

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SOGGETTI ADERENTI ESTERI

  • CRH-LAVUE (Centre de Recherche sur l’Habitat-Laboratoire Architecture Ville Urbanisme Environnement), École nationale supérieure d’architecture Paris-Val des Seine, FRANCIA
  • Università di Lisbona, CEG/IGOT Centro Studi Geografici, PORTOGALLO
  • Università di Utrecht, OLANDA
  • KWB di Amburgo (Centro di coordinamento per l’istruzione e l’occupazione, ONG), GERMANIA

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DURATA

38 mesi (15.10.2018 – 31.12.2021)


FINANANZIATO DA

Fondo Asilo Migrazione e Integrazione 2014-2020 (FAMI) – OS2 Integrazione / Migrazione legale – ON3 Capacity building – lett. m) Scambio di buone Pratiche – Inclusione sociale ed economica SM

PROG-1867

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